domenica 13 marzo 2016

Nuovo Miracolo Italiano

Avete letto su un diffuso quotidiano nazionale la notizia secondo la quale un gruppo di ricercatori  dell’Università Federico II° di Napoli  ha pubblicato, su una rivista internazionale specializzata, la storia di un paziente "guarito" ma in realtà è morto? Ora i professoroni che hanno pubblicato l’articolo sono sotto accusa, hanno ritirato la ricerca e devono anche delle scuse alla rivista.  Non è il primo caso , in tempi recenti, non sarà l’ultimo.  
Forse sono io ad avere poca memoria, ma fino a 20 anni  non mi ricordo casi simili.  E non si tratta solo di atenei meridionali, casi simili sono venuti alla luce   anche in altre università, tant’è che c’è stato bisogno dell ’annuncio – meno di un anno fa,  sia da parte del Cnr sia da parte della ricercatrice e senatore a vita Elena Cattaneo che si sta lavorando alla definizione di linee guida per minimizzare i casi di misconduct  (cattiva condotta) nelle università e nei centri di ricerca del nostro paese.
Per non parlare  degli esami, per esempio di analisi matematica,  al "prestigioso" Politecnico di Torino, dove gli esercizi si riducono a test a crocette. Forse perché così i voti sono più alti e c’è più gente che si laurea con 110/110 e magari la lode? E così l’ateneo vola  in alto in classifica, per ottenere  "vari ed eventuali riconoscimenti"….
Posso dire che schifo? Lo dico.  Ma possibile che dal sistema scolastico a quello sanitario, dalle tutele sindacali  a quelle familiari stiamo copiando il peggio del peggio del sistema statunitense, senza avere la regolamentazione sociale che loro hanno ? Il bello, diciamo così, è che  in USA  stanno cercando (o meglio, Obama ha cercato) di migliorare qualcosa, specie nel sistema sanitario, prendendo a modello quello che finora (sigh!) era quello italiano. 


e visto che siamo in periodo pasquale....


7 commenti:

  1. Già...e presto si comincerà, anche nelle scuole di livello più basso, a valutare i professori in base ai risultati degli alunni. Dove sta il problema? Basterà alzare i voti, assegnare prove più facili, ed ecco il prof. migliore, quello che ottiene i risultati più alti. E' facile essere un bravo insegnante quando la classe è costituita da ragazzi di buone famiglie, seguiti nei compiti e nelle lezioni dai genitori e persino con il sostegno di insegnanti privati, ma non è altrettanto facile ottenere buoni risultati da classi difficili, con famiglie dai mille problemi e con i ragazzini che vivono più sulla strada che a casa. I metri di valutazione non possono limitarsi solo al numero dei risultati positivi, ma dovrebbero tenere conto del percorso effettuato sulla base di una situazione di partenza.
    Per quanto riguarda i medici, anche se ce ne sono molti coscienziosi e ben preparati, ce ne sono anche altri a cui importa solo avere i pazienti paganti e non vedono sicuramente la professione come "una missione" così come succedeva in passato.
    Tutto cambia nel tempo, ma non sempre in meglio.

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  2. Di poca memoria, anno 1964/65, dopo una serie di errori, e fra questi aver litigato con il pupillo del mio prof sulle risposte di un esaminando in Merceologia (il pupillo, non ancora laureato, era al mio fianco in sede d'esame facoltà di Economia e Commercio Bologna. Anni dopo divenne Preside della stessa facoltà)ero stato richiamato nella facoltà di partenza e poi spedito a "dirigere" la biblioteca della facoltà di Chimica Industriale di Bologna (in pratica spolveravo i libri e facevo le fotocopie oltre che distribuire la posta). In quella sede mi capitò di fotocopiare i verbali della Commissione LIBERE DOCENZE che sistemavano 2 ottimi miei docenti. Tutto regolare, solo che le date dei verbali erano di un mese circa più avanti perché intanto il capo (preside di facoltà) andava a un Congresso in Cecoslovacchia assieme a uno dei miei coetanei, borsista come me, che guidava la macchina del capo durante... le partite di caccia appunto in Cecoslovacchia. Ci raccontò poi, vantandosene, come il prof stesse seduto sul cofano "armato" pronto alla visualizzazione delle belve cornute. Più recentemente, un po' di dieci anni, le storie dell'Università di Bari e delle dinastie famigliari di mogli, figli e simili. E quanto al SISTEMA SANITARIO italico, sorridiamo ma non da adesso, per un po' di anni collaboravo con una azienda che forniva pellicole radiografiche e ne ho viste, come si dice dalle mie parti, di OGNI. Ed erano sempre quegli anni attorno al 1980. Dimenticavo, ovviamente al primo concorso interno per bibliotecario che si teneva al LUNED^, il venerdì precedente (ero l'unico candidato) venne il preside e vicepreside a suggerirmi di non presentarmi perché... Per fortuna il sabato era l'ultimo giorno per le domande agli esami di abilitazione e così all'ottobre del 1966 entrai nell'insegnamento. Su 350 candidati a Roma ci abilitammo in Chimica in 28, su 240 ci abilitammo a Milano in Chimica Industriale in 18. Ogni tanto mi vien da pensare "e se io avessi portato quelle fotocopie da un NOTAIO magari avrei avuto una cattedra universitaria anch'io?"

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  3. chiarisco, TUTTI quei docenti erano professionalmente VALIDISSIMI, a parte quello diventato Preside di facoltà di Economia in Bologna, degnissimo figlio di un validissimo chirurgo un po' molto massone PRIMARIO di Chirurgia in un ottimo ospedale di provincia.

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  4. Eh già, direi che la vignetta è la perfetta sintesi delle riflessioni espresse nel post.
    Nel mio piccolo, mi unisco al coro di Katherine e Kreben, con una testimonianza di alcuni recentissimi esami di stato superati da gente assolutamente, e vergognosamente, impreparata al ruolo professionale previsto dalla facoltà a cui era iscritta. Membri interni delle commissioni che "suggeriscono" promozioni basate sul nulla ai membri esterni. Motivo: se non non supera l'esame una tot percentuale, l'università non prende tot finanziamenti. Bisogna cogliere l'affare!
    Brava, bravissima a denunciare.
    E grazie a Katherine (nelle cui parole risento quelle di mia sorella, supplente di scuola primaria) e a Kreben, per le loro riflessioni.

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  5. pensavo tra me in parallelo, che in Italia, di miracoli non si dovrebbe mai parlare, o sperare (eccetto quelli religiosi) .. scherza con i fanti ma lascia stare i santi.. che in fondo fanti lo siamo stati e lo siamo ancora... stelle e strisce , lisci .. gasati .. ferrarelle ... un pò schiavi, spesso farabutti, succubi ... a media lunga scadenza deviati... fulminati... con le crocette ... con la "retro valutazione"... ah l'America, e ci si casca sempre ...
    Ps. Scusate la forma ... ma vengo da una giornata per l'appunto "schifante"
    Raymond

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    1. è sempre antipatico specificare il materiale di cui son fatti certi GIORNI, giorni che comunque sono utili per riconoscere quelli un po' più MEGLIO (o a sperare che prima o poi ARRIVINO)... Un saluto...

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  6. Non sono in ritardo per rispondere qui :) che di esami falsati, rubati, elusi etc etc, sono piene le cronache di tutti i gg.
    L'italia (minuscolo, sì! ) dei furbetti è sempre sveglia e operosa. Credo che tutti abbiamo sotto gli occhi e potremmo raccontare di giornate, quando non nesi e anni, andate storte a causa del'ignoranza di chi non si è conquistato il suo pezzetto di cielo con il sudore della propria fronte. Ed ora cominciano gli "esami" per una nuova infornata di docenti... (anche se vista l'età media non dovrei usare il termine "nuova"[img]http://www.freesmileys.org/smileys/smiley-basic/rolleyes.gif[/img] )
    Grazie ragazzi, sempre splendidi voi, come alsolito :)

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