Notte

Dove la visione conduce l’artista
o dove il sonno fa trasmigrare le anime:
a ciascuno il proprio abisso superiore.

” Io conosco il mio e la sofferenza del ritorno —
disse come sollevato da ali di chimera —
Conosco i veli che si lacerano
e il mostrarsi nudo;
la confidenza ardente e terribile,
della quale lo spirito non riporta quaggiù che brandelli.

So di ciò che è celato nei colori e nei suoni
e la sapienza innocente dei bambini.

Vidi colui che arrivò dall’oriente,
vestito di porpora,
incontro a lei e al suo abito color del giacinto.
Corsero l’uno verso l’altra come due soffi di vento