lunedì 29 febbraio 2016

SEQUEL 3.0 E arrivò la FISICA

E arrivò la sessione d'esami, sgombrato il campo dalle materie chimiche e in matematica un culo folle, veloce e giusto come un treno (dell'epoca, 1956) tanto che arrivò un 30, poi c'era finalmente il momento della FISICA con tanto di compito scritto uguale per TUTTI, scienze naturali, chimici, biologi e via raccontando, cambiava la griglia, ad esempio per i chimici per l'accesso all'orale BASTAVA un 8 su 30...
 
E così arrivò il giorno, aprirono l'aula magna, bella, solenne, fatta tutta a scalini e i vari strati concentrici, il sorteggio del tema (tanto le malelingue avevano detto che le tre buste eran tutte uguali) e la lettura: determinare la velocità di fuga di una astronave dall'atmosfera terrestre...
 
(1956... 1969 giugno si va sulla luna, era appena nato il secondo figlio, almeno stavo sveglio con un motivo, toccava a me, mia moglie stava finendo gli esami universitari...).
 
Mi sembrò tutto piuttosto facile, giocando su energia cinetica e gravitazionale....
 
E in effetti era andata bene, c'era stata qualche imperfezione comunque era il settimo risultato a partire da sopra, 23/30.
 
Poi arrivò l'orale, seconda legge della dinamica, seconda legge della dinamica? pronta risposta: f = ma, NO! e su quel no arrivò la tragedia, annullate le centinaia di pagine del Rostagni, arzigogoli mentali, non ci fu nulla da fare. Il prof mi risparmiò di chiedermi chi avesse fatto il compito che avevo consegnato, finì con un esplicito 12/30 e cominciò un incubo.
 
Certo non c'erano problemi, cominciava il secondo anno e poi Fisica 2 lo potevo dare anche senza Fisica 1 e in effetti diedi anche quasi tutti gli esami del secondo anno, la media in fondo, per Trieste era decente, attorno a 25. A Trieste i voti del biennio non c'entravano con il voto finale di laurea ed ero il quarto da sopra su 22 ma ormai ero in rigetto...
 
Si cominciò a parlare di cambiare Università, a Bologna c'era Chimica Industriale,  uno dei pochi amici ci andava, lui stava economicamente meglio di me, io avevo una mia zia a 40 km, l'adorata Carolina, sorella di mia madre...(e mia madre, lo scoprii anni dopo, ci investì tutto quel poco di dote che era saltata fuori dalla liquidazione delle partite fra fratelli e sorelle alla morte dei nonni e successiva divisione dei due poderi. Secondo gli usi di Romagna a mia madre e sua sorella, la mia zietta, toccò quasi niente)
 
E allora Bologna, e FISICA? un secondo tentativo a Trieste era finito male di nuovo, così a Bologna provai con tanta fifa e, per fortuna, incontrai un prof molto buono che alla fine mi regalò uno striminzito 20, nonostante "f = ma" continuasse a non andare bene.
 
Passarono gli anni, oltre dieci, ormai avevo la cattedra in un grande Istituto Comunale a Bologna, 3000 studenti,  qualche cento prof, istituto pofessionale, tecnico industriale, serale... Per integrare la busta paga insegnavo anche di sera, 22 ore di giorno, 6 di sera, si riusciva a pagare l'affitto e tutto il resto, compresa la vecchia 1100 a coda corta...
 
 
 
Bologna, ITIAV. Dall'alto.
 
 
Una sera stavo illustrando la Fisica, zona DINAMICA, così scrissi sulla lavagna la risaputa formula  "f = ma" e la guardai sorpreso, qualcosa non tornava, il prof che era dentro di me corresse subito, scusate manca il segno di VETTORE, perché ... Perché finalmente capii, sopra la "f" e la "a" ci andava il trattino perché non bastava il "quanto" ma anche il "verso"!   

14 commenti:

  1. Come dire che se nella vita non hai una "direzione orientata" sono tutte energie disperse?
    Beh, dal racconto della tua vita sembrerebbero ben spese! [img]http://www.freesmileys.org/smileys/smiley-basic/wink.gif[/img]

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    1. com'è BUONA, LEI... Ma siamo all'inizio, c'è né di tempo per gli inciampi "seri"... GRAZIE...

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  2. Da prof si vedono meglio gli errori! E si pensa a quante ansie si sarebbero potute risparmiare grazie a quel trattino! Ma la vita è così e, in fondo, è andata bene lo stesso. L'importante è non arrendersi mai!

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  3. Stavo appunto leggendoti a "casa tua" e mi fa piacere capire e avvertire che questo mestiere di insegnante è BELLO, non solo per me, con tutte le difficoltà connesse. Un saluto.

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  4. la chimica e la fisica aimeh non hanno fatto parte del mio curriculum, purtroppo. Ho sempre pensato che quando avrò tutti i capelli grigi affronterò questa mia lacuna mestamente ma col piglio del discente in erba. Per ora mi dovrò accontentare di piluccare qualcosa in wikipedia o su qualche programma radiofonico, visto che la tv non è presente fra i miei elettrodomestici.

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  5. la chimica e la fisica aimeh non hanno fatto parte del mio curriculum, purtroppo. Ho sempre pensato che quando avrò tutti i capelli grigi affronterò questa mia lacuna mestamente ma col piglio del discente in erba. Per ora mi dovrò accontentare di piluccare qualcosa in wikipedia o su qualche programma radiofonico, visto che la tv non è presente fra i miei elettrodomestici.

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    1. la FISICA è roba da filiosofi, la CHIMICA è roba da GIOCOLIERI ALLENATI. Purtroppo i prof amano renderle odiose, anche perché SPESSO ne hanno paura. Ci sono in giro per biblioteche ottimi manuali del 1700/1800 quando tutto sapeva più di magia. C'è poi ancora in giro un ottimo trattato di chimica industriale di un tuo conterraneo (e anche per un po' mio CAPO, poi mi ha cacciato)sulla Chimica Industriale, Walter Ciusa. Leggerlo (io non ce l'ho più), a parte la chimica, racconta bene quel che è successo dalla metà del 1800 alle prime decine del '900. E non preoccuparti, quando voi riuscite a ritrovare sensazioni profonde su un aggettivo o su un succedersi di parole io spesso riesco solo a dire "sento, oppure boh!". GRAZIE

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    2. mi sa che dovrò ancora aspettare un pezzo per sedermi e riprendere il filo interrotto, o giammai intrapreso, dello studio di queste materie. aimeh. Ciusa non lo conosco, potrei comunque sempre chiedere il testo alla biblioteca, magari la passione potrebbe sorprendermi.

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    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    4. del Walter Ciusa a Cagliari c'è pure una strada, ma forse non si trova più in libreria ero il suo schiavo nei primi anni '60. Saluti.

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  6. Tutte discipline, quelle menzionate nel post, con le quali io vado d'accordo come il diavolo con l'acqua santa [img]http://www.freesmileys.org/smileys/smiley-basic/smile.gif[/img]
    ... se nn vi scandalizzate vi dico pure che ho fatto ben quattro esami due di matematica e due di statistca... e ancora oggi, a distanza di tanti anni, faccio fatica a credere di averli superati.
    Ma il senso del post, per come l'ho letto io (che presumo sia una lettura simile a quella di Carmela), è più "filosofica": a volta basta una quisquilia a non permettere la giusta visione delle cose, per questo credo che una delle doti che l'uomo dovrebbe coltivare maggiormente è l'ascolto, l'attenzione per il mondo circostante. Ma l'attenzione è, oramai, una dote obsoleta...[img]http://www.freesmileys.org/smileys/smiley-basic/smile.gif[/img]

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    1. c'è soprattutto il non aver capito prima che la matematica è uno STRUMENTO, spesso divertente mentre la fisica determina un metodo di conoscenza della realtà che parte inizialmente da fatti e osservazioni banalmente concrete e reali ma da qui parte per generalizzazioni e nuove ipotesi, nuove avventure. E' esperienza comune che se usi un badile ci sono modi ottimali per faticare meno, ma per andare per
      generalizzazioni sulla leva, il fulcro ed etc.. ce n'è voluto. Poi da qui son nate delle MACCHINE, che sono pure applicazioni tecnologiche. Se spingi un carretto su un binario sai che devi spingere coerentemente con il binario, ma le cose non cambiano se spingi su una strada, e il miglior rendimento (meno fatica) ce l'hai se la spinta va nella direzione (e verso) voluta. E da qui il vettore.

      Vi ringrazio Perla e, con te, Carmela che solo nello sforzo di spiegare ad altri mi son reso cono qual era la risposta vera. che non era banalmente e presuntuosamente matematica. E in effetti la mia prof di Liceo, accanita fumatrice sulla porta della classe, era una ottima prof di matematica ma con la fisica era veramente fuori luogo e lontana. In compenso di divertiva con me a volte con 4 e a volte (poche) con pure 8... GRAZIE.

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  7. Evvaiiii di Vettore, grazie a te.
    [img]http://www.vocinelweb.it/faccine/fattedanoi/donia/36.gif[/img]

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  8. e poi vedo l'espressività di quei cosi e vorrei pure io folleggiare con loro... GRAZIE

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